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Il grande filologo Gerhard Rohlfs raccontato ai bambini

Si può raccontare a un bambino di dieci anni la vita di un linguista e filologo tedesco senza rischiare di annoiarlo mortalmente a partire dalla terza riga? Senz’altro. La fiorentina LilithMoscon – che per lavoro fa la terapeuta di gruppo fondendo il linguaggio e gli strumenti del Teatro a quelli dello Psicodramma – ci è riuscita scrivendo, insieme all’illustratore Francesco Chiacchio, “L’archeologo delle parole”, un libro in cui la biografia di Gerhard Rohlfs (Berlino, 14 luglio 1892 – Tubinga, 12 settembre 1986), il più insigne fra gli studiosi dei dialetti italiani(al quale dobbiamo, tra l’altro, un’insuperata “Grammatica storica della lingua italiana”), è presentata come una divertente avventura.

Nel 1914, Rohlfs, giovane studente, intraprende il suo primo pellegrinaggio filologico. Partito dalla Svizzera zaino in spalla, raggiunge il Gargano dopo cinquanta giorni di cammino per studiare i dialetti appartenenti alle aree linguistiche dell’Italia meridionale, in particolar modo quelle dell’area calabro-lucana e salentina. Ma nella fiction il protagonista si chiama Eki, il figlio dello studioso, che si mette alla ricerca del padre facendo lo stesso viaggio.

Lilith Moscon, “L’archeologo delle parole”, Telos editore
Illustrazioni di Francesco Chiacchio

Info: http://telosedizioni.it/shop/larcheologo-delle-parole/

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